VIDEOGIOCO: ARTE o Intrattenimento?

Secondo Shigeru Miyamoto il Papà di Mario E Legend of Zelda il videogioco è soltanto intrattenimento, quindi un prodotto industriale realizzato soltanto per divertire le masse, di tutt'altro opinione è un altro storico Game designer ovvero Yu Suzukiil creatore di Shenmue e Virtual Fighter che ha affermato in passato che il videogioco può essere considerato una forma d'Arte alla pari di Cinema e Musica.
A questo punto se due dei più importanti esponenti del mondo dei videogiochi dissendono in maniera così evidente su una questione così importante vuol dire che qualcosa non quadra, e questo perchè il termine VIDEOGIOCO non era adatto o per lo meno non lo è più a riassumere le caratteristiche peculiari di questo media.
Molto probalimente entrambi i grandi Game Deisigner hanno ragione, i primi dieci anni dell'industria dei videogiochi sono stati caratterizzati da prodotti dalla forte componente d'intrattenimento, infatti i primi veri classici del settore sono stati Pacman e Space Invaders due titoli che hanno fatto storia ma che rappresentano per il mondo dei videogiochi quello che hanno rappresentato i film muti per il Cinema, prodotti sperimentali anche se iconograficamente riusciti che utilizzavono la nascitura tecnologia per proporre nuove forme d'intrattenimento.
La sostanziale diffidenza da parte della società degli anni 70,80 e inizi 90 e lo sviluppo di titoli ancora troppo legati al concetto di divertimento mordi e fuggi tipica dei cabinati da sala giochi, non hanno aiutato di certo a diffondere il videogioco come media culturale dai contenuti artistici, ma man mano che la tecnologia compiva passi da gigante ecco che qualche sviluppatore cominciava a considerare titoli come Monkey Island, legend of zelda e tanti altri esempi di PixelArt, concetto questo ulteriolmente rivalutato ai giorni nostri.Ma il punto non è questo, io credo che l'elemento portante che ha creato questo equivoco ancora oggi, sia nell'interazione attiva e non solamente emotiva che differisce
il VideoArtGames (così lo chiamerò da adesso in poi) dal Film. Questa fondamentale caratteristica fa si che il concetto d'Arte nei VideoArtGames puo essere riscontrato nelle mille componenti racchiuse da questo ancora giovane e acerbo media.
Questo è ancora più vero oggi rispetto a quelche decennio perchè dietro lo sviluppo di
un un gioco, oggi non ci sono più quattro coder che lavorano chiusi dentro un garage come accadeva ai tempi dell'Amiga, ma team composti da centinaia di elementi specializzati in Arti Grafiche,sceneggiatura, musica ma anche dei veri e propi Registi. Ovviamente sono ancora i programmotori ad avere il compito di creare motori di gioco in grado di restituire su schermo l'enorme lavoro creativo prodotto da questi professionisti.Titoli dei nostri tempi come Mass Effect e il recente
Red dead Redemption tanto per citarne qualcuno ma potrei fare tanti altri nomi, rientrano a pieno titolo nella categoria di VideoArtGames,questo solo condiderando la qualità video/sonoro che trasuda dallo schermo, infatti personaggi come il musicista Nobuo Uematsu autore delle indimenticabili melodie della serie Final Fantasy, Hironobu Sakaguchi Director e sceneggiatore della stessa saga fino al decimo capitolo,Fumito Ueda mente che ha creato ICO e Shadow of the colossus giochi concepiti
per essere delle vere e proprie esperienze di vita,Toshiro Nagoshi autote di Rez più che uno sparatutto un esperienza sensoriale o
Ron Gilbert,Michael Land e Steve Purcelli creatori del mitico Monkey Island avventura grafica divertentissima che
per sceneggiatura fa sfigurare la maggior parte dei film d'avventura di oggi,ecco tutti questi professionisti più tantissimi
altri sono gli Artisti di oggi che capendo l'enorme potenziale espressivo nascosto nel Vecchio Videogioco lo hanno e lo stanno trasformando in qualcosa di più importante e potente, pur non dimendicandone la fondamentale componente ludica.
Quindi come il film non debba essere per forza considerato il prodotto di un Artista, alla stessa maniera il VideArtGames deve essere considerato come potenziale veicolo D'Arte e Creatività, ma per favore iniziamo a non chiamarlo più VIDEOGIOCO.




Pubblicato da Melovin a 12:30 Invia tramite email Postalo sul blog Condividi su Twitter